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Gênesis, Capítulo 32:

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Versetti della Genesi, capitolo 32 del Libro della Genesi della Bibbia.

Genesi - Antico Testamento
Genesi – Antico Testamento

Giacobbe si prepara ad incontrare Esaù

  • 51. Giacobbe continuò il suo cammino e gli vennero incontro gli angeli di Dio.
  • 52. Quando Giacobbe li vide, disse: "Questo è l'accampamento di Dio!" Perciò chiamò quel luogo Mahanaim.
  • 53. Giacobbe mandò davanti a sé messaggeri a suo fratello Esaù nel paese di Seir, la campagna di Edom.
  • 54. Diede loro questo comando: «Dite questo al mio signore Esaù: Così dice Giacobbe: “Ho vissuto come straniero presso Labano e sono rimasto lì fino ad ora.
  • 55. Ho buoi, asini, pecore, servi e serve. Mando ora questo messaggio al mio signore, per ottenere il suo favore'”.
  • 6. I messaggeri tornarono da Giacobbe, portandogli la notizia che Esaù gli sarebbe venuto incontro, accompagnato da quattrocento uomini.
  • 7. Con grande timore e angoscia, Giacobbe divise in due gruppi la gente che lo accompagnava, così come le greggi, i buoi e i cammelli.
  • 8. Pensò: "Se Esaù attacca un gruppo e lo distrugge, l'altro gruppo sfuggirà".
  • 9. Allora Giacobbe pregò: «O Dio di mio padre Abramo, Dio di mio padre Isacco, Signore che mi hai detto: Ritorna alla tua terra e alla tua parentela e io ti tratterò bene.
  • 10. Non sono degno di tutta la gentilezza e la lealtà con cui hai trattato il tuo servo. Quando ho attraversato il Giordano avevo solo il mio bastone, ora ho due carovane.
  • 11. Ti chiedo di liberarmi dalla mano di mio fratello Esaù, perché ho paura di lui, che venga e mi attacchi, sia madri che bambini.
  • 12. Ma tu hai detto: "Certamente ti farò del bene e renderò la tua discendenza come la sabbia del mare, che non si può contare a causa della sua quantità"».
  • 13. Giacobbe trascorse lì quella notte e da ciò che aveva separò un dono per suo fratello Esaù:
  • 14. duecento capre, venti capre, duecento pecore, venti montoni,
  • 15. trenta cammelle con i loro piccoli, quaranta vacche e dieci tori, venti asine e dieci asine.
  • 16. Li affidò alle cure dei suoi servi, ciascun gregge separatamente, e disse loro: «Andate avanti a me e lasciate spazio tra i greggi».
  • 17. E comandò al primo: «Quando mio fratello Esaù ti troverà e ti chiederà: "A chi appartieni?" Dove stai andando? E di chi sono questi animali davanti a te?',
  • 18. tu risponderai: "Appartengono al tuo servo Giacobbe. Sono un dono che egli manda al mio signore. Esaù stesso viene dopo di noi".
  • 19. Diede lo stesso ordine anche al secondo, al terzo e a tutti gli altri dietro le greggi: «Così dovrai parlare a Esaù quando lo incontrerai.
  • 20. E digli: "Il tuo servo Giacobbe ci segue"». Perché pensava: “Se lo placo con doni prima del mio arrivo, forse mi accoglierà”.
  • 21. Allora i presenti lo precedettero e Giacobbe trascorse quella notte nell'accampamento.

Giacobbe lotta con Dio

  • 22. Quella notte Giacobbe si alzò, prese le sue due mogli, le sue due serve e i suoi undici figli e attraversò il guado dello Iabbok.
  • 23. Dopo averli fatti attraversare il torrente, fece attraversare tutto ciò che gli apparteneva.
  • 24. Ma Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino all'alba.
  • 25. Quando l'uomo vide che non poteva vincerlo, gli toccò l'articolazione dell'anca; e l'articolazione dell'anca di Giacobbe si slogò mentre lottava con lui.
  • 26. Allora quell'uomo disse: "Lasciami andare, perché sta spuntando il giorno". Ma Giacobbe rispose: «Non ti lascerò andare se tu non mi benedirai».
  • 27. Allora l'uomo gli chiese: “Come ti chiami? “Jacob”, rispose.
  • 28. Allora quell'uomo disse: «Il tuo nome non sarà più Giacobbe, ma Israele, perché hai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto».
  • 29. Giacobbe gli chiese: "Per favore, dimmi il tuo nome". Ma lui rispose: “Perché vuoi sapere il mio nome? E lì lo benedisse.
  • 30. Giacobbe chiamò quel luogo Peniel, perché disse: "Ho visto il volto di Dio faccia a faccia e la mia vita è stata risparmiata".
  • 31. Il sole stava sorgendo quando Giacobbe attraversò Peniel, zoppicando a causa del fianco.
  • 32. Pertanto gli Israeliti non mangiano il tendine vicino all'articolazione dell'anca, perché l'uomo aveva toccato lì l'articolazione dell'anca di Giacobbe.

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